
Un antico bassorilievo assiro illustra soldati che sfuggono a nuoto ad avversari che scagliano frecce su di loro. Una figura del bassorilievo sembra praticare un buon stile libero, mentre altre sembrano respirare da un otre il che consentirebbe loro di nuotare sott'acqua e quindi sfuggire alla vista dei nemici. Nell'antica Roma per tacciare qualcuno di inettitudine si diceva "non sa leggere né nuotare". Nelle case di Pompei si vedono affrescate figure di nuotatori e nuotatrici e si possono ammirare eleganti modelli di bikini. Lord Byron venne a fare delle belle nuotate a Venezia e tra Lerici e Portovenere. In queste acque scomparve l'altro ardimentoso poeta inglese Shelley. Venti miglia separano Calais da Dover, ma per un ardimentoso nuotatore trasportato dalla corrente le miglia aumentano. Pare che un certo Guglielmini, nato in Val Vigezzo nel 1793, tenuto prigioniero su una nave inglese ancorata presso la costa della Gran Bretagna, approfittando di una notte di tempesta, si tuffò con l'obiettivo di raggiungere la costa francese ove giunse sfinito toccando terra sulla spiaggia di Boulogne. In effetti, la prima traversata della Manica è attribuita a Webb che il 25 agosto del 1875, impiegò quasi 22 ore, coprendo in totale circa 38 miglia. Impiegò quasi 3 ore per percorrere l'ultimo miglio e arrivò inebetito dalla fatica.
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